La clonazione della cannabis
La clonazione è un procedimento molto semplice ed efficace che permette di ottenere, a partire da una pianta madre, piante con tratti genetici identici. Si tratta di una riproduzione asessuata e, in parole povere, si potrebbe definire la clonazione una sorta di fotocopia di una pianta madre. Questo procedimento è molto utilizzato nel giardinaggio e in particolar modo per quanto concerne la produzione di cannabis. Infatti, la clonazione della cannabis permette di ottenere delle piante di canapa con le medesime caratteristiche della pianta madre. Ma vediamo ora nel dettaglio quali siano i vantaggi della clonazione della cannabis e, successivamente, come si possono concretamente ottenere i cloni a partire da una pianta madre.
Perché scegliere una clonazione della cannabis
Per coloro che si accingono ad iniziare una coltivazione di cannabis vi sono essenzialmente due possibilità: l’acquisto dei semi o la clonazione. Quest’ultimo procedimento, che deve presupporre la presenza di una pianta madre, comporta una serie di vantaggi. Il più importante consiste senza dubbio nella possibilità di creare una copia identica e uguale in tutto e per tutto alla pianta madre. Così facendo, a differenza di quello che accadrebbe con i semi, si ha la piena certezza delle caratteristiche che possiederà la nuova pianta di canapa. Il processo della clonazione della cannabis infatti non è utilizzato solamente da coloro che desiderano iniziare una coltivazione di canapa, ma anche da tutti coloro che cercano di coltivare una pianta con determinate caratteristiche. La clonazione offre la possibilità di scegliere la pianta madre e, di conseguenza, di scegliere anche quelle che saranno le peculiarità della canapa prodotta. Inoltre, rispetto ai semi i cloni comportano un altro vantaggio, cioè il fatto di crescere molto più velocemente. Non ci sarà infatti bisogno di attendere settimane prima che i semi germoglino.
Come ottenere i cloni dalle piante di cannabis
Dopo aver visto cosa sia la clonazione e quali siano i principali vantaggi di questa pratica, è arrivato il momento di spiegare come si possono ottenere i cloni dalle piante di cannabis. Sono, però, necessarie alcune precisazioni. In primo luogo, bisogna sottolineare come il processo di clonazione della cannabis sia essenzialmente il medesimo di qualsiasi altra pianta. Il giardinaggio infatti utilizza da decenni i cloni per pervenire a colture di alta qualità. In secondo luogo, fondamentale è la definizione di talea. Con talea infatti intendiamo quella parte di una pianta che è stato tagliata e successivamente posta in un determinato luogo per creare una nuova pianta geneticamente identica.
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Cosa serve per clonare una pianta di cannabis
Ovviamente l’attrezzatura è molto importante. Vediamo quali sono gli strumenti necessari per chi desidera clonare una pianta di cannabis.
Una pianta madre. Potrebbe sembrare banale, ma non lo è affatto: la pianta madre rappresenta infatti l’elemento principale per la clonazione. La pianta in questione deve avere alcune caratteristiche specifiche. Deve infatti essere sana e in fase vegetativa, cioè in quel periodo compreso tra la germinazione del seme e la successiva fioritura. Inoltre, è consigliabile scegliere la pianta madre con estrema cura, valutando attentamente quali siano le sue caratteristiche. Ad esempio, si può analizzare il livello di produttività di una pianta rispetto ad un’altra oppure la vigorosità.
Forbici. Le forbici devono essere ben affilate e soprattutto sterili. Eventualmente possono essere sostituite anche dalla lama di un rasoio o da un bisturi; l’importante è che questo strumento sia sempre pulito, sterilizzato e tagliente. La pulizia è fondamentale in qualsiasi processo di clonazione per evitare l’insorgere di infezioni che andrebbero a colpire le piante.
Un substrato. Con substrato si intende il luogo dove verranno impiantate le talee per crescere e svilupparsi. E’ molto importante che il substrato sia in grado di trattenere l’umidità e di far circolare l’aria. Per questa ragione un’ottima scelta potrebbe essere la lana di roccia, un materiale ricavato da un miscuglio di rocce. Sarebbe ottimale appoggiare il substrato su dei vassoi in modo tale da trattenere l’acqua nel migliore dei modi. Infine, si consiglia di utilizzare una piccola serra o comunque una cupola trasparente, che sia in grado di mantenere l’umidità e al tempo stesso far passare la luce.
Polvere o gel per la clonazione. Per ottenere dei cloni è fondamentale avere del gel o della polvere per la clonazione, i quali si possono acquistare facilmente anche online.
Illuminazione. Come si sa, l’illuminazione gioca un ruolo fondamentale nella coltivazione della cannabis e per questa ragione è consigliabile una lampadina a basso voltaggio. In commercio vi sono anche delle lampadine create ad hoc per la clonazione, che rappresentano senza dubbio l’opzione migliore.
Alcol. Non si tratta di un elemento con parte attiva nel processo di clonazione, ma come si è già detto la pulizia è fondamentale per non trasmettere infezioni alle piante. Per questo è necessario sterilizzare i vari strumenti con l’alcol, soprattutto le forbici o la lama con la quale si andrà a recidere la pianta madre.
Procedimento per la clonazione di cannabis
Vediamo dunque i principali passaggi necessari a ottenere dei cloni di piante di canapa.
- Per prima cosa è molto importante sterilizzare tutti gli strumenti che si andranno ad utilizzare, prestando una particolare attenzione alle forbici e non tralasciando nemmeno le proprie mani. Per questa ragione è consigliato utilizzare dei guanti.
- Visto e considerato che una volta tagliata la talea occorre impiantarla velocemente, conviene preparare il substrato, che deve essere leggermente bagnato così da renderlo umido.
- Con le forbici sterilizzate bisogna tagliare le talee dalla pianta madre, andando a selezionare quelle più sane. Il taglio deve essere fatto con un’angolazione di circa 45 gradi. Successivamente è consigliato far diminuire la superficie delle foglie delle talee in quanto le foglie ampie faticano maggiormente a crescere. Sarebbe ottimale che solo un terzo dell’intera talea possedesse delle foglie.
- Tagliata la talea, bisogna applicare sulla sua estremità il gel o la polvere per la clonazione. La durata dell’applicazione solitamente è di circa 3 minuti, ma chiaramente varia in base al prodotto selezionato e per questo è necessario fare affidamento alle istruzioni del gel stesso.
- Facendo un leggero buco al centro del substrato, bisogna poi piantare il clone. E’ molto importante che il buco e in generale il substrato siano leggermente umidi.
Come coltivare il clone
Una volta impiantato il clone, è arrivato il momento di posizionarlo all’interno della mini serra, la quale ho lo scopo di mantenere alto il livello di umidità. A questo punto è necessario pensare all’illuminazione. I cloni hanno infatti bisogno di essere illuminati per 18 ore al giorno e di stare al buio per le restanti sei. Online sono in commercio diverse tipologie di lampade create appositamente per la clonazione. Se non se ne possedesse una, è possibile utilizzare anche una lampadina CFL o MH a bassa potenza.
Bisogna poi ricordarsi di prendersi cura quotidianamente dei cloni, controllando il livello di umidità all’interno della mini serra, dove vi devono essere dai 20 ai 25 gradi di temperatura e un’umidità di circa il 70%.
Per quanto riguarda il nutrimento, dipende da chi tipo di substrato si è utilizzato. Se infatti esso conteneva già nutrimenti, basta bagnare con dell’acqua le piante non tralasciando le foglie. In alternativa, è necessario spruzzare il nutrimento sulle piccole piante di canapa.
Durante la crescita dei cloni, è molto probabile che alcuni di essi moriranno. Occorre avere l’accortezza di spostare dalla mini serra le piante morte.
Trapiantare i cloni
Solitamente dopo circa 14 giorni i cloni sviluppano le proprie radici. Ovviamente si tratta di un’indicazione generale, in quanto alcune piante potrebbero aver bisogno di maggior tempo. Quando, però, i cloni avranno delle radici di circa 4 cm sarà arrivato il momento di trapiantarli. Il procedimento è anche in questo caso molto semplice, l’unico accorgimento riguarda la sterilizzazione e la pulizia. In un ambiente sterile, bisogna togliere i cloni dal loro substrato per ripiantarli. E’ consigliato indossare un paio di guanti ed è raccomandata estrema delicatezza.