Il CBD è uno degli oltre 60 oli che possono essere estratti dalla pianta di cannabis e che può essere ottenuto allo stato liquido, a crema e persino masticabile. Il suo composto di cannabis più noto e il suo principale ingrediente psicoattivo è il tetraidrocannabinolo (THC). Il CBD non è tuttavia una sostanza psicoattiva a differenza del THC che invece lo è. In riferimento a quanto sin qui premesso, vediamo come vengono sfruttate le gocce di olio di cannabis per uso terapeutico e quali sono i benefici più comuni.
Usi e benefici dell’olio di CBD
Con l’olio di CBD è possibile sfruttare i benefici terapeutici della cannabis senza subirne gli effetti collaterali causati dal fumo. Questa è dunque una delle opzioni più efficaci quando si tratta di utilizzare la cannabis a scopo terapeutico. Premesso ciò, va altresì aggiunto che in tempi recenti, le varietà di marijuana ad alto contenuto di CBD hanno capovolto il mercato della cannabis, grazie ai suoi miriadi di benefici medicinali e alle qualità ricreative altamente apprezzate. Le gocce di cannabis a uso terapeutico è possibile tra l’altro consumarle con discrezione da parte di quei malati che vogliono migliorare la loro qualità di vita o, addirittura, ci sono genitori che lo considerano ideale per rendere più salubre la qualità della vita dei loro figli con problemi neurodegenerativi. Inoltre, l’olio di cannabis può essere assunto con diversi tipi di alimenti o utilizzato localmente per migliorare i problemi cutanei e malattie dermatologiche come ad esempio la psoriasi o ridurre i sintomi più gravi della sclerosi multipla.
Il boom dell’olio di CBD per uso terapeutico
In risposta all’aumento della domanda di olio di CBD per uso terapeutico, le banche dei semi lavorano costantemente per ottenere delle concentrazioni genetiche con un più alto contenuto di CBD riducendo la concentrazione dello psicoattivo THC. Abbassare i livelli di quest’ultimo significa tra l’altro minimizzare gli effetti psicoattivi che molti consumatori non intendono sperimentare quando usano la cannabis per scopi medicinali. A tale proposito vale la pena aggiungere che alcune varietà di cannabis si prestano per la produzione di olio in quanto hanno un rapporto 1 : 1 tra CBD e THC e quindi ideale per poterlo considerare a tutti gli effetti valido per scopi terapeutici.
A chi è consigliato l’olio di CBD?
Il CBD è noto per attivare e stimolare le risposte del sistema nervoso del corpo; infatti, è stato dimostrato che ci sono due recettori dei cannabinoidi presenti nel corpo umano e che l’olio di CBD con la sua componente è ideale per migliorare le funzioni corporee. Il CBD tra l’altro è riconosciuto dalla comunità scientifica per il suo potere analgesico e antinfiammatorio, anche se è doveroso aggiungere che tra le sue proprietà ci sono anche quelle anticonvulsivanti (efficaci per i pazienti con epilessia). L’olio di CBD può essere consigliato anche ai pazienti affetti da psoriasi. Le Università di Nottingham e Reading nel Regno Unito, hanno condotto in tal senso uno studio approfondito nell’anno 2007, e che ha dimostrato come i composti cannabinoidi agiscano come inibitori della proliferazione dei cheratinociti (cellule predominanti nell’epidermide). In questo studio gli scienziati sono quindi giunti al risultato che la cannabis e in particolare l’olio di CBD è una potenziale arma terapeutica per contrastare la psoriasi.
Quali sono le differenze tra l’olio di CBD e quello di canapa?
L’olio di CBD e quello di canapa sono spesso oggetti di confusione; infatti, il primo ha un uso prevalentemente terapeutico, mentre il secondo è utilizzato come integratore alimentare. L’olio di CBD tra l’altro viene estratto dalle gemme della pianta di cannabis, attraverso estrazioni con etanolo puro, CO2 e altri solventi. I componenti cannabinoidi dell’olio di canapa sono tuttavia molto bassi e quindi il suo utilizzo non ha lo stesso scopo del CBD. Fondamentalmente questo olio che viene prodotto dall’estrazione dei semi della pianta di canapa industriale, è molto utile come integratore alimentare poiché gli sono riconosciute alti valori di acidi grassi del tipo Omega 3 e Omega 6.
Le gocce di cannabis aiutano a contrastare l’ansia
Per gli studenti con ansia generalizzata, un discorso di quattro minuti con un tempo minimo per prepararsi può essere debilitante. Eppure un piccolo esperimento sulla rivista Neuropsychopharmacology ha scoperto che il CBD sembrava ridurre il nervosismo e il deterioramento cognitivo nei pazienti con ansia sociale in un’attività simulata di parlare in pubblico. Tuttavia, uno studio aggiuntivo ha rilevato che i volontari sani a cui è stato somministrato CBD hanno avuto poco o nessun cambiamento nella loro reazione emotiva a immagini o parole spiacevoli rispetto al gruppo placebo.
Le gocce di cannabis per la salute del cuore
Una nuova ricerca di quest’anno e pubblicata recentemente da un’autorevole rivista scientifica americana (American Society for Clinical Investigation), ha indicato che l’olio di CBD può essere un trattamento naturale efficace per abbassare la pressione sanguigna alta. Inoltre uno studio parallelo ha rivelato che l’uso di gocce di cannabis ha ridotto la pressione sanguigna sistolica in soggetti esposti a stress. I ricercatori hanno di conseguenza concluso che le proprietà di regolazione dell’ansia del CBD erano responsabili della diminuzione della pressione sanguigna che alla fine ha sostenuto la salute del cuore.
Le gocce di cannabis per l’insonnia e l’ansia
L’olio di CBD è da sempre tranquillamente usato per trattare l’ansia, inclusa l’insonnia e il disturbo da stress post-traumatico. Il CBD ha inoltre la capacità di agire sui recettori cerebrali per la serotonina ossia un neurotrasmettitore che aiuta a regolare l’umore e il comportamento sociale. In sostanza agisce come un antidepressivo farmaceutico ma con una differenza non da poco; infatti, è del tutto naturale e salvo che non si superi il dosaggio consigliato dalla parafarmacia non comporta nessun effetto collaterale.
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